SCS scarl esegue Pali Geotermici per lo sfruttamento dell’energia termica del sottosuolo terrestre.
L’energia geotermica è dovuta al calore immagazzinato nella crosta terrestre, che, per arrivare in superficie sotto forma di flusso di calore o flusso geotermico, si propaga attraverso le rocce o tramite fluidi vettori, quali acqua e gas.
Il flusso geotermico è pari a 0,065 W/m. Ad una profondità superiore ai 100 m, la conduttività del terreno si considera in genere costante e pari a 2,2 W/m. Pertanto, il gradiente di temperatura è 3°C ogni 100 m, a meno di anomalie termiche.
Il sistema geotermico tradizionale consiste nel raffreddamento degli strati superficiali del suolo che cedono calore ad un livello termico sufficiente per l’evaporazione della pompa di calore ai fini del riscaldamento. Per ottenere questo scambio termico esistono varie tecniche, la più diffusa e la maggiormente studiata in letteratura scientifica di settore consiste nella realizzazione di pozzi geotermici di profondità limitata di circa 100 m.
Si eseguono una o più perforazioni verticali in base alle esigenze di potenza termica dell’edificio e si inserisce in ognuna un sistema chiuso composto da tubi di mandata e di ritorno al cui interno si fa scorrere un fluido composto da acqua e antigelo. La terra per conduzione cede calore alla sonda e, di conseguenza, al fluido che torna in superficie e lo cede alla pompa di calore.
In genere, le perforazioni hanno profondità comprese fra 80-150 m: in tale contesto, la temperatura del sottosuolo non è influenzata dalle variazioni climatiche esterne e si mantiene pressoché costante intorno a 15°C durante tutto l’anno.
Infine, questo ciclo può essere invertito durante l’estate facendo circolare nei tubi fluido più caldo derivante da processi di raffrescamento.